lunedì 1 agosto 2011

LA FINE DIGNITOSA DI UNA VITA.

Da un po' di giorni assolvo dei compiti presso la Misericordia di Chiusi la cui sede e' in una casa di riposo. Pranzo con loro per comodita' logistica, con gli anziani, intendo. Oggi, ho assistito ad una scena che mi ha fatto pensare. Una nonnina, sempre gentile, magra da fare invidia ad un chiodo, grandi occhiali e parananza fiorata a tavola, si e' sentita male. Un colpo di calore, uno sbalzo pressorio, non so. Fatto sta che le inservienti ed io l'abbiamo soccorsa, e portata fuori dalla sala da pranzo in salotto, dove c'era piu' aria. Ma non e' questo che mi ha fatto pensare, la nonnina si e' ripresa e sta benissimo. Cio' che fa riflettere e' la consapevolezza di quella donna di essere alla fine dei suoi giorni, e di aspettarsi la morte da un momento all'altro. Era evidente nei suoi occhi, e il suo "mamma aiutami", "mamma arrivo" sempre detti dignitosamente sottovoce, sono stati come cazzotti nello stomaco per me. La vita, l'esperienza, i soldi non sono nulla a confronto della serenita' con cui puo' una persona affrontare l'ultimo passo e spegnersi...... E comunque c'e' da sperare di andarsene serenamente ed in fretta, senza sofferenze o accanimenti terapeutici. Un discorso un po' lugubre, ma che ogni tanto dovrebbe essere affrontato, se non altro per sdrammatizzare.....

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