lunedì 8 agosto 2011

EUFORIA E DELUSIONE.

Quante cose succedono in poche ore, che ti fanno vedere il mondo sotto un altro aspetto, che ti rendono euforico ed improvvisamente deluso da chi pensavi.... Ieri mi e' successo proprio questo. Giornata di visite di controllo, sessanta chilometri da fare per andare a Perugia, traffico, ma mentre viaggio per strada, una telefonata da parte della banca. Che sara' successo? Mi domando. Mi dice una voce sconosciuta di un operatore che sostituisce chi manca allo sportello, che hanno ricevuto l'accredito da parte dell'INPS degli arretrati di quasi tre anni di pensione, avendo vinto la causa. Finalmente! Ero proprio in un mare di..... Richiamo subito chiedendo di liquidare i 13 mesi di affitto che devo pagare, e comincio a lavorare di testa per capire cosa devo saldare per far si' che si cominci di nuovo "puliti". Chiamo la padrona di casa per avvisarla e ringraziarla, ed e' lei che ringrazia me..... Che brava persona! Vado, traffico, visite, una da una parte della citta', l'altra dalla parte opposta, poi ritorno al primo posto, dove completo la sessione. Basta, si era fatto quasi le due e mi fermo a mangiare ad un ristorante cinese dove spesso in passato mi capitava di sostare, in tempi migliori. Felicissimo mi siedo, ordino, e aspetto. Faccia all'ingresso, chi vedo arrivare? Una mia conoscente, anzi due. La moglie del mio migliore amico, ed un conoscente per via del mio ex lavoro in una azienda dove lui tutt'ora lavora. Mi vede ed io saluto, ma subito mi accorgo diventano entrambi paonazzi, lui prende posto in un tavolo piu' in la' dopo un frettoloso saluto, lei, cercando a tutti i costi di nascondere, con nonchalance, balbetta domande di cui sa benissimo le risposte: "Ah, ma perche' sei in visita?" Come se non lo sapesse, visto che da anni ci conosciamo. Dopo una rapida carrellata di pietose ed imbarazzanti risposte, ho fatto in modo di tagliare corto per togliere almeno l'imbarazzo iniziale e si sono seduti. Parlavano, lui terrorizzato spiegava che ci conosciamo, sottovoce e coprendo la bocca, lei sempre piu' sdramatizzante alza il tono e tenta di riparare dicendo: "Sai, e un amico, ci siamo incontrati al supermercato, e vista l'ora, siamo venuti qui a mangiare"........ Finisco di mangiare, e mi invita al suo tavolo, chiedendomi una barzelletta, dato che gliene racconto tante e lei ride molto immedesimandosi. Saluto, taglio corto e con una scusa vado via. Sembra un romanzo, ma non lo e'. Il peso di saperlo, la delusione, la prospettiva di vedere suo marito sapendo..... Lui non e' uno stinco di santo per sua stessa ammissione, e lei comunque da l'impressione di una che ha l'amante.... Ma quanto avrei voluto, nel momento di averla vista entrare nel ristorante, urlarle in faccia: "TROIA!" Sapete, ci sono passato, realizzando dopo anni tra i ricordi di certe stranezze che erano scappatoie per il tradimento, e cio' mi fa male, mi fa male per chi e' vittima di questa disonesta', di questo sistema che rompe gli affetti, rompe l'amore, rompe le amicizie......

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