mercoledì 31 agosto 2011

UN PICCOLO RACCONTO PER BAMBINI.

Ecco un piccolo racconto per bambini partorito dalla mia mente un giorno. Spero incontri il piacere nel leggerlo.
 
Un bimbo con gli occhi lucidi guarda con fare meravigliato fuori dalla finestra facendo a coppa le mani per sprofondarvi il viso e guardare la neve che piano, piano, aumenta di volume, imbianca rami e strade, campi e tetti....

Ad un tratto, i suoi occhi si illuminano le labbra si distendono in un sorriso dolce alla vista di un piccolo passero che si posa sul ramo piu' alto del pero di casa sua.

 

Da di qua del vetro il bimbo gli chiede: "Non hai freddo, piccolo passero? Non vedi che sta nevicando e che non hai riparo?" Come se capisse, il passero apre un'ala e pone la testolina sotto di essa. "non hai fame? Nessun frutto sugli alberi, nessun vermetto sul terreno."
 

 

E nuovamente il passero, come se avesse capito, pone il becco sul ramo spoglio spostando la neve e battendo su esso, per poi chinarsi a vedere il suolo totalmente coperto di neve.    

 

Il bimbo allora corre via, e torna con una vecchia coperta e un tozzo di pane, ed aperta la finestra pone a mo' di nido  la coperta, e il tozzo di pane lo sbriciola su di essa. L'uccellino allora, sicuro nel fidarsi del bimbo che con le sue parole lo aveva conquistato, plana sopra la finestra e quindi, prima circospetto, poi con un balzo salta nel nido che il bimbo ha fatto e inizia a beccare il pane.   

 

Si ferma improvvisamente, prende un boccone di pane piu' grande, e s'invola su quel ramo in alto facendo scoprire al bimbo un buco nel cavo del tronco dove il passero si tuffa... Il bimbo non aveva mai notato quel buco, tanto che rimase interdetto vedendolo.

 

 Eccolo ritornare, guarda il bimbo, cinguetta come per richiamare attenzione e nel frattempo si gira verso l'albero. Il bimbo alza lo sguardo, e si accorge che da quel buco sporgono tanti piccoli bec chi aperti in attesa del pasto che ancora non avevano mangiato. 

 

Prende la scala dal garage, coperta e briciole di p ane, si arrampica sull'albero e posa delicatamente la vecchia coperta alla base del grosso buco. Scende in fretta la scala e corre a prendere altro pane, e risalita la scala lo sbriciola per poi sentire il cinguettio di tutti quei piccoli che nel frattempo gli facevano festa per il cibo avuto. Il bimbo scese contento, ritorno' nella sua stanza mentre ormai la neve copriva gran parte di cio' che era visibile.

 

Fece per tornare a letto, ma a un tratto... ecco il passerotto picchiettare contro il vetro. Apre, e l'uccello di getto spicca in volo dentro la stanza, roteando e cinguettando ogniddove. Poi lentamente di posa sulla mano aperta del bimbo e adagia su di essa un minuscolo ramo di ulivo che nel frattempo era andato a prendere. Il bimbo, delicatamente adagio' il passero sul davanzale della finestra, e prese il rametto d'ulivo per custodirlo chiuso nel suo diario segreto.

 

Per molto tempo, alla prima neve, l'uccellino si affacciava alla finestra del bimbo che intanto cresceva, e un bel di' l'uccellino lascio' il posto alla prole, e poi ai figli dei figli che venivano da quel ragazzo prima, da quell'uomo poi per rifocillarsi e attingere al cibo che lui donava. Ora quel bimbo e' vecchio, i tempi sono cambiati, l'eta' e' avanzata e gli uccellini, figli dei figli dei figli di quel passerotto non tornano piu'.

 

Ma una cosa tiene ancora vivo il ricordo di quel giorno: un piccolo ramoscello di ulivo, rinsecchito ma custodito gelosamente in un diario che racconta di un piccolo passerotto e di un bimbo dagli occhi lucidi per la meraviglia con le mani a coppa contro una finestra ......
 

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