lunedì 27 agosto 2018

Ricordi: L'ape Maya.

Aveva poco piu' di 9 mesi mia figlia, quando decidemmo, una sera, di andare a una sagra del pesce sfilettato in un ameno paese sul lago Trasimeno. Era agosto, e l'umidita' del lago e l'odore di alghe per il prosciugamento avanzato eccitava moscerini e mosche. Decidemmo, dopo una mezz'ora, di lasciare il sito, ma passando davanti a una pesca a premi, mi fermai e con un euro estrassi una pallina contenente un numero. Il corrispondente premio era un pupazzo, di quelli che hanno la cerniera e una piccola tasca nella schiena per metterci dolciumi o altro, l'ape Maya. Ora, al mattino, al risveglio di mia figlia, la prima tappa era nel lettone con papa', a guardare la tv. programmi d'obbligo:i Teletubbies e l'Ape Maya. Alla vincita di questo premio pensai subito che la coincidenza era stata davvero grande e provvidenziale. Mostro il pupazzo a mia figlia, che ancora non parlava, e di colpo apri' le braccia, il viso si illumino' e un sorriso fece capire la gioia immensa di quel dono. Lo abbraccio' stretto, e lo tenne sempre con se. Oggi, alla soglia dei 19 anni, lape Maya e' ancora li', sullo scaffale della sua camera, e ogni tanto si infila nel suo letto per farle compagnia. Il ricordo di quel sorriso a braccia aperte e' indelebile in me, e la sua dolcezza mi stampa un sorriso in faccia ogni volta.