giovedì 21 febbraio 2013

IN CONTROCANTO AD UN'AMICA.


Quel giorno.
Quel giorno che e' sempre atteso,
ma sembra non arrivi mai,
quel giorno che,
dal troppo attenderlo
o non arriva piu',
o arriva ma non e' come lo si aspettava,
quel giorno che e' meglio prenderlo
come un giorno,
come ogni altro giorno che...
giorno per giorno ti aspetti,
uno dietro l'altro.
Ed e' li',
che quel giorno diventa vivo,
particolare,
un giorno speciale perche' inatteso,
perche' davvero e'...
quel giorno.

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lunedì 18 febbraio 2013

A MIA FIGLIA.

Figlia mia,
e' sempre piu' difficile capire, e' sempre piu' distante il tempo in cui eri bambina,
quando ti tenevo stretta a me e si cantava insieme tra baci e coccole.
Eppure e' naturale, che tu adolescente, abbia tempeste, voglie e sentimenti. Questo significa diventare donna. Una cosa vorrei da te, pero': che tu non dimenticassi mai l'amore che ho sempre avuto e provo sempre piu' forte per te. Ti ho voluto allora con tutto me stesso, ho lottato per farti uscire da una situazione bruttissima di cui tu non ne hai mai avuto colpa e, pesti moralmente ma felici per l'aver risolto, siamo qui.
Hai quasi 13 anni, i miei 13 erano gli ultimi bellissimi anni trascorsi in Australia, dove ho lasciato quasi cinque anni di amici, studi e vicini per ricominciare una vita che mi e' sempre stata stretta e pesante ma che ho imparato ad amare nonostante tutto. La tua eta' e' molto importante, e' una fase transitoria tra l'essere bambina e diventare adulta. Un periodo in cui scoprirai a tue spese che non e' oro tutto cio' che ti luccica intorno, che fidarsi del tuo istinto spesso ti fara' cadere in tranelli che mi auguro non siano mai pesanti, un periodo in cui tutto cio' che dico e' inteso come ordine, non come uno sprone per abituarti al tuo futuro, al convivere con ruolo di donna, di moglie, di mamma.
Il tuo futuro e' domani, gli anni corrono, anche se tu, come io ai tuoi anni, non vedi l'ora che passino. Goditeli adesso, finche' sei in tempo, poi sara' troppo tardi,
famiglia, lavoro, impegni ti assorbiranno in un vortice che non permettera' la gioia di essere giovani e vivi, e non farai altro che vivere per vivere, giorno per giorno. Il difficile e' passato, lasciato alle spalle con tanti rancori, lo so, ma col tempo imparerai a conviverci. Oggi e in futuro io e te cammineremo passi paralleli, conflitti generazionali, sfide e ostacoli non sono finiti, anzi, sono solo all'inizio. Ma so che, se ci terremo stretti e ci vorremo bene, nulla ci fermera'.

Ti voglio bene, figlia mia, te ne vorro' sempre.
Il tuo papa'.


martedì 5 febbraio 2013

NOVE MESI.

Provando e riprovando,
alla fine ce l'hanno fatta.
Quelle prove alla fine
hanno donato loro
le gioie dell'amore
e il frutto di quell'amore.
Passano mesi,
nove,
prima che accada.
E un giorno...
la magia della vita!
"Aspettiamo un figlio" disse lei,
e lui,
un po' frastornato,
sentiva crescere dentro un'esplosione di felicita'
per una tanta attesa e bramata notizia.
Poi le attenzioni,
le tenere carezze e le coccole
mentre il corpo di lei
si modificava giorno per giorno
per accogliere quell'inizio di vita
che gia' saldava una unione
senza nemmeno saperlo.
La decisione del nome,
il volere saperne il sesso
e ancora l'attesa.
Arriva l'emozione del giorno fatidico,
le corse in ospedale,
mille cose da fare
e altre mille da pensare,
dimenticanze,
premure,
batticuori...
ed ecco!
E' nato,
la',
dietro a quel vetro che lo separa,
ecco che in mezzo a tanti scorge,
come se lo conoscesse da anni,
il suo bimbo.
In camera lei,
stremata per lo sforzo,
intontita dai farmaci
ma bellissima,
con il suo profumo di mamma,
la dolcezza negli occhi
che parlano di felicita'.
Nove mesi e' costato
il meraviglioso regalo.
L'amore che si da ai figli
sara' sempre troppo poco
per ripagare del dono
che natura ci ha dato.
E sia vita,
e sia amore!