venerdì 29 luglio 2011

Mi presento e faccio outing. (Post di 3 anni fa')

Mi presento e faccio outing. (Post di 3 anni fa')
La solitudine mi massacra, mi demolisce in ogni singolo atomo del corpo e della mente, il terrore di terminare i miei giorni da solo si fa ogni giorno piu' forte. Alle spalle tutta una vita di negazioni, soprusi, miseria e fame ma anche fama e successi, ed il privilegio di pochi di aver girato mezzo mondo e un periodo di 5 anni in Australia. Primo di 7 figli, un padre violento e beone ed una madre che subiva sempre, cresciuto a pane e bastonate, e forse neppure a volte il pane, ho cominciato a lavorare prestissimo, 14 anni, anche se avrei voluto continuare dopo la 3°media i miei studi. Autodidatta dall '82, sono diventato poi tecnico informatico hardware, ed ho avuto un periodo di gloria come sistemista al Ministero del Tesoro a Roma e all'IBM di Potenza come responsabile tecnico.
La prima avventura, il primo amore, l'ho avuto a 17 anni con una donna di 25, e sono scappato con lei da casa. Relazione durata 2 anni, dopodiche' l'ho colta in flagrante, alle 3 e mezza di mattino col suo amante. Non sono mai stato un tipo estroverso, almeno da ragazzo, nonostante il lavoro a contatto con molta gente che la mia famiglia svolgeva. Ah, non ve l'ho detto: la mia e' una delle piu' antiche famiglie circensi, ed io ho fatto il presentatore, la spalla comica, l'acrobata ed infine il clown. Ciononostante,forse per l'oppressione psicologica di mio padre, non ci sapevo molto fare con le ragazze.
Nel dicembre del '79 conosco quella che sarebbe diventata la madre di mio figlio, nato alla fine dell'80. Lei 31 ed io 20 anni, ha fatto di tutto per avere il figlio di cui io non mi sentivo pronto in un primo momento, e c'e' riuscita. Dopo 3 anni e mezzo, rientrati in casa dopo una furiosa lite di lei coi suoi che non mi vedevano di buon occhio, una notte e' scappata via portandosi cosi' anche mio figlio, che ho rivisto solamente a 19 anni compiuti. Ai suoi occhi, mi hanno fatto apparire per scappato di casa, per avanzo di galera, per morto..... Anche lui non ha avuto una vita facile, e capisco il suo disagio e rabbia per tanti anni senza il padre, ma stenta a capire il lavaggio del cervello subito da piccolo. Passano anni, e a 30 conosco una collega di cui mi innamoro al punto di fare anche 500 chilometri per vederla per qualche ora prima di riprendere la via del ritorno di altri 500 chilometri. Durata un anno a guardarci negli occhi, sotto lo sguardo da mastino della madre e del sottomesso padre, rubandole qualche bacio di sfuggita. Non potendo sostenere piu' la situazione, le ho dato un aut aut, e lei mi ha risposto che stava coi genitori, succube com'era.
A 37 anni, conosco la mamma di mia figlia, una donna di 7 anni piu' giovane, separata con 2 figli di 2 e 8 anni che non mi hanno mai accettato e a cui non ho mai fatto mancare nulla. Volendo tutti e due un figlio, abbiamo provato. Lei pero' ad un esame di prassi ha scoperto che il feto maschio era morto a 4 mesi, e quel che e' peggio e' che l'hanno fatta partorire con tanto di doglie. Per superare il trauma, abbiamo riprovato subito, appena possibile. Ed ecco mia figlia. Tutto bene, fino al febbraio del '99, quando mi e' successo un fatto grave: un blocco renale con relativa ritenzione idrica dovuto ad un Lupus, che da 70 mi ha fatto arrivare a 140 chili, tutti in liquidi. Portato di urgenza in ospedale ne sono uscito dopo 5 mesi, debilitato dalle massicce cure, dopo una settimana di rianimazione in cui avevano chiamato anche i parenti al capezzale e addirittura un nostro amico frate, senza che io mi rendessi conto della gravita'.
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Quello che mi ha fatto reagire, e' stato quel piccolo esserino che nella pancia della madre, appena io posavo una mano, si raggomitolava sotto di essa, e rimanendo immobile, come per dirmi: "Papa', non mollare! Ci sono, e ti aspetto fuori!". Difatti, nacque con 20 giorni di ritardo, aspettando che mi rimettessi in piedi. Dopo anni di massicce dosi di cortisone, medicine che riparano da una parte e demoliscono dall'altra, mi ritrovo demolito nel fisico e nella psiche, un uomo con corporatura normale ed un gran pancione, che ancora sta smaltendo il cortisone del passato.
Tornando alla relazione con la madre di mia figlia, ci sono voluti circa 2 anni per poter fare 10 gradini senza fermarsi, dati i versamenti pleurico e pericardico con conseguente dialisi per portare via liquidi in eccesso. Per cui lei decise di andare a lavorare in un villaggio vacanze, dove conosce il primo amante. Ritardi, fughe ingiustific ate erano sempre piu' frequenti, ed io ero impossibilitato a seguire i movimenti della coppia. Finche l'ho colta in flagrante ed e' finita. Ma non erano finite le sorprese: ne aveva ben 5, anche allo stesso tempo! Io ho sempre sognato una famiglia in cui le persone si parlano, si amano, e se c'e' qualche problema lo risolvono assieme, e soprattutto che fossero leali e fedeli l'un l'altro. UTOPIA?
Ho conosciuto una splendida persona con la quale ho intrattenuto una relazione di circa un anno e mezzo, finita il luglio scorso. Tutte le altre donne messe assieme non fanno un'unghia di questa donna, disabile pol io alle gambe, con una cultura sopra la media, avendo 4 anni di studi teologici, e' stata maestra di vita, mi ha fatto vedere cose che avevo davanti agli occhi, ma con una luce diversa. Con lei abbiamo provato tutto, e con lei abbiamo soddisfatto tutte le curiosita' possibili. Ma e' arrivato il momento in cui lei, dopo tutto questo tempo, si e' sentita in d overe, visto che ero innamoratissimo di lei, di prendere una decisione per non farmi soffrire: e mi ha lasciato, non per qualcuno, ma solo perche' e' uno spirito libero, e tale vuole rimanere, sola con sua figlia. Siamo amici e ci sentiamo ogni tanto, ma poco spesso, perche' fa ancora male dentro.
Adesso vivo con una figlia che vedo ogni 2 weekend perche' sta con la madre e con uno dei suoi uomini che ha portato in casa qualche settimana dopo che ci siamo lasciati. Vivo col peso di un'un'assistente sociale che mi assilla nel trovare in fretta lavoro (perso nel 2007 dopo 6 anni e mezzo per mobbing), perche' deve toglierla alla madre e non vuole darla ad una casa famiglia. Vivo in una societa' che a quasi 49 anni si e' troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchi per lavorare. Vivo con una pensione sociale di ben 250 euro al mese (sono invalido al 100%, anche se conduco una vita normalissima), senza sostentamenti da enti, perche' qui non ne erogano, eccetto per circa 3 mesi di affitto annui. Vivo passando le notti in bianco per pensare a come fare a pagare l'affitto, che ho smesso di pagare lo scorso mese perche’ sono finiti i soldi. Mi domando spesso anch'io cio' che il chiropratico ha chiesto, pur sapendo la risposta, gli abusi, le violenze, i voltafaccia familiari e non, le scelte di vita tentate e naufragate, i fallimenti sentimentali, gli insuccessi economici.....
L'ansia mi divora e la solitudine pesa. Ah quanto vorrei trovare una persona come la mia ultima, perche' solo chi soffre nella vita puo' capire i disagi ed i pregiudizi dell'estetica, dell'apparire "deforme" rispetto a canoni dettati dalle mode, dai trend. Questa, in una mia piccolissima sintesi, la storia della mia vita. Non so perche', quale impulso mi ha spinto a scriverla ma sono diverse notti che passo in bianco per pensare a cio'. Mi piacerebbe un parere non di comprensione, ma una opinione su come sia difficile la vita, ed un consiglio per cercare di alleviare i patimenti.
Scusate la lunghezza, e chi ha pazienza di leggere tutto ha la mia gratitudine. Un modo per sfogare i mali subiti e repressi per troppo tempo.

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