martedì 21 febbraio 2023

Il mestiere del clown

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Fare il clown non e' assolutamente cosa per tutti. Bisogna sentirselo dentro, entrare nel personaggio e crederci, viverlo fino all'ultimo muscolo del corpo, fino all'ultimo pensiero. Per me e' stato un rifugio psicofisico dalla vita negativissima che ho fatto. In PADELLA (il mio nome d'arte), ho trovato una persona che sfogava i suoi pensieri senza limiti, pregiudizi e timidezze. Padella e' una persona semplice, con sprazzi di genialita' e ingenuita' disarmanti, che in ogni caso accetta le cose come stanno, cattive o buone, sempre con un sorriso stampato in faccia, anche se talvolta con una lacrima e un molto celato dispiacere. E' il completamento, la parte mancante di me. E da un po' dormicchia dentro di me, ma con un occhio aperto e sornione , pronto per la battuta e il lazzo appena se ne da l'occasione. In sintesi, Padella e' una enorme tristezza vestita a festa, sorridente e gentile sempre, un dissimulatore perfetto che sa nascondere bene cio' che non deve apparire allo spettatore. E aggiungo che se vuoi fare bene il clown, devi ESSERLO fino in fondo. Atteggiarti a clown, il modo di camminare, di vestire, di sorridere, di fare le smorfie. Soprattutto rapportarsi con il pubblico a tu per tu, mica come quelli che vedi adesso che hanno un fischietto in bocca e fanno null'altro che casino. Ci vuole dialogo con le persone, calore e intelligenza. Non bastano quattro scenette ripetute malamente da tutti per esserlo. Bisogna essere personali, distinti e individuali nel proprio stile. E nessuno lo e' ultimamente, tutti a copiare altri e sempre male, se non peggio.

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