giovedì 7 novembre 2019

Gli scarponi.

Gli scarponi sono il simbolo del clown, assieme al naso rosso. Li ho sempre desiderati, sin dalla prima volta che in pista mi sono esibito. Non ho potuto mai permettermeli, in quanto troppo dispendiosi per le mie possibilita'. Poi, anni dopo che ero rientrato in casa, mi e' stata fatta una proposta, saldare una gradinata su rimorchio in cambio di un paio di scarponi seminuovi che mio padre mesi prima aveva comprato da un artista portoghese per duecento mila lire. Mi misi d'impegno, e in una settimana ho fatto il lavoro per quattro pur di averli. Contento per i miei scarponi un poco stretti (una mezza misura in meno internamente), ma rimediabile scalpellando un po' il legno di balsa che picchiava sull'alluce. Poi decido di cambiare mestiere, fare l'informatico e dire basta con l'amato-odiato lavoro itinerante. Mio padre mi chiese in prestito gli scarponi, e li cedetti a malincuore. Tempo dopo, andando a trovare la famiglia, mi accorsi che gli scarponi non li portava piu'. Al che glieli chiesi, e mi rispose che ne fece un regalo ad un amico comune. Piansi, a 36 anni piansi come se mi avesse dato una coltellata e mi bruciasse come il fuoco. Mio padre non era nuovo a queste uscite, era capace a regalare cose non sue, come quella volta che mi prese una roulotte nuovissima, e dopo un mese me la tolse da sotto il sedere perche venduta. Ancora adesso, 89enne, e' cosi'. Ma e' mio padre.

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