Un omaggio agli anziani della casa di riposo con cui collaboro.
Eccomi
qui, mi hanno portato in questo posto come si porta un vecchio taxi in
rimessa, in attesa di essere demolito. "Vedrai, ti troverai bene
assieme agli altri vecchietti"... le mie nuore, non vedevano l'ora
di liberarsi di me, e alla fine ci sono riuscite.... e poi stavo tanto
bene nel mio angolino, coi miei nipotini, i miei
figli...
Hanno
avuto cio' che volevano da noi, da me e dalla mia povera moglie, povera
donna, ha lavorato come schiava per la famiglia, cresciuto i figli
e vissuto le loro vicende, come me del resto, e abbiamo cresciuto e
badato ai loro figli, "prestato" loro i quel poco di pensione quando non
bastavano e senza chiedere nulla indietro... E adesso
mi scaricano, mi parcheggiano perche' non c'e' piu' utilita', la mia
Agata e' morta, io, con la mia gamba che mi da' noia giorno e notte, do
noia anche a loro.
Ecco
la riconoscenza, ecco come ripagano una vita di sacrifici, decidendo di
vendere la casa che con tanto lavoro e sudore abbiamo costruito io
e mia moglie, cosi' da dissipare i soldi in viaggi e cose inutili.
"Te li amministriamo noi, i soldi sella pensione, papa', visto che la
memoria non ti aiuta", e mi hanno fatto firmare una delega
per la banca... Anni di risparmi sono spariti dal conto, senza
capire dove sono finiti. Ma io lo so, e sto zitto. Sapete cosa vi dico?
Forse e' meglio che mi abbiano portato qui. Almeno sono
lontani e non ci penso.... non pensarci, e' una parola! Hanno messo
cio' che mi e' rimasto, i miei ricordi in un paio di scatoloni. Hanno
detto che li mettevano in garage, ma dalla finestra ho
visto che hanno aspettato il camion dei netturbini per scaricarveli
dentro.
Nemmeno
il rispetto per un padre, per un nonno. "Ma papa', la casa e' piccola,
non sappiamo piu' dove mettere le cose... e poi, sara meglio
svecchiare l'ambiente, no? Dai, che anche tu sarai stufo di
vedertele in giro tutte queste inutilita'" Inutilita' le chiamano, i
miei ricordi, i cimeli di guerra, le foto con i miei compagni e i
souvenirs dell'unico viaggio che abbiamo potuto permetterci, io e
mia moglie... tutto andato. Tutto nella pattumiera, come se non fossi
mai esistito, come se non fossi appartenuto nemmeno a
questa famiglia che io e mia moglie abbiamo generato.
Non
mi e' rimasto nulla, l'unica cosa e' finire i miei giorni, quello me lo
hanno concesso nella loro magnanimita'. E finirli in fretta, magari,
perche' qui costo, perche' sono antieconomico anche se non sono in
casa, e con i miei soldi e la mia pensione non ce la fanno a ricavarci
almeno i soldi per il parrucchiere tutte le settimane, o
l'estetista..... Non ce la faccio piu', non voglio ne' ho la forza
di arrabbiarmi, ho solo voglia di spegnermi. Sono ormai mesi che non
vedo piu' nessuno, che non fanno visita a loro padre, a
loro nonno. Chissa' come stanno, cosa fanno? Si saranno forse
trasferiti? Mah, quando saro' nell'aldila' potro' saperlo... "Carte,
Settebello, due scope e sono 4 punti, caro
amico".....
La mia vita passa al ritmo del giro delle carte sul tavolo ormai,
interminabile, solitaria, triste come non lo sono mai stato nelle
peggiori situazioni, senza la mia Agata..... Aspettami, non manca
molto, amore della mia vita, arrivo e non ci dividera' piu' nessuno,
mai, per l'eternita'!
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